Sta sollevando molte polemiche la probabile, ma siamo ancora sul piano delle ipotesi, riapertura dell’impianto di smaltimento di San Sago, decisa dal dipartimento regionale. Dopo Carlo Tansi anche l’opposizione consiliare di Tortora ha posto legittime pregiudizialità sull’impianto. “A quasi dieci anni dal sequestro da parte della Procura di Paola – si legge in una nota – e successiva sospensione dell’Aia dell’impianto per il trattamento di “rifiuti pericolosi e non” sito in loc San Sago di Tortora, (grazie alle “lotte” delle amministrazioni comunali di Tortora e paesi contermini, di tutte le associazioni ambientaliste territoriali e nazionali, di vari operatori turistici dell’alto tirreno e semplici cittadini), sui tavoli del dipartimento ambiente della Regione Calabria è in corso il procedimento che potrebbe portare al rilascio del rinnovo dell’Aia, che consentirebbe, di fatto, la riapertura di quell’impianto. Ecco perché adesso, dopo il fallimento delle azioni legali di contrasto a questa tragica evenienza, fin qui esperite, siamo TUTTI di nuovo chiamati a dare manforte al Comune di Tortora per scongiurare la ripresa dell’esercizio dell’impianto per il trattamento di “rifiuti pericolosi e non” di San Sago”.
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