Belvedere al voto. L’imbarazzo di Marco Liporace: gestisce voti non suoi e attacca il cognato (per ordini di partito)

Corre ai ripari, Marco Liporace. Con una strategia da Corea del Nord, con tanto di minacce velate al giornalista di turno (… ), comunica a tutti che non scenderà in campo, stavolta, ma ci sarà. Con la testa e con il pensiero. Si vabbè. Dicono tutti cosi. Mai come stavolta saranno le liste degli “alias”. E il caro Liporace non sarà da meno.

Non sa più come uscirne, Marco Liporace. Non sa più che inventarsi per dire ai “suoi” elettori che non c’è lui in lista ma, secondo le direttive di Gentile e famiglia D’Aprile, ha deciso di schierarsi con Maria Filicetti e di sostenere la candidatura di un giovane iscritto al partito. 

Cerca i tutti i modi di far conoscere il suo pensiero: dopo settimane passate a giocare su più tavoli, da Cascini, passando per Massimilla sino ad arrivare ad accasarsi con la Filicetti, il tenero Marco ha messo la testa a posto e con tanto di preventiva intervista dove la conduttrice era la compagna, dichiara ad “urbi et orbi” che scende in campo a sostegno della Filicetti, leggasi contro Cascini, per ordini di partito: Gentile ha ordinato e lui esegue. Una pedina da muovere per volere della famiglia D’Aprile.  

Non è nato ieri, il capostipite Mario D’Aprile: ex amministratore sa benissimo come muoversi nel “mare magnum” della politica. Sa benissimo che i voti di Marco sono i suoi, i consensi sa come spostarli. Un valore aggiunto che la Filicetti ha saputo giocarsi attraverso l’esuberanza di Marco. Lo “sfasciafamiglie”. E adesso spieghiamo perché. La chiamata alle armi di Marco sui social ha uno specifico scopo: ovvero spostare i consensi dal cognato (fratello della compagna-giornalista). Quel Francesco Renda che viaggia in lista con Cascini. Eccome se cammina: vuoi per la correttezza che lo contraddistingue, vuoi perché ha un suo bacino di consensi che lo cristallizzano nel panorama politico locale.  

E al tenero Marco non rimane che mettere la pezza a colori che, come la tiri tiri, si strappa e non riesce a coprire l’enorme buco che c’è. 

Antonello Troya



Categorie:Attualità

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: