Belvedere al voto. Quelle interviste con il sigillo “Liporace”, con moglie-giornalista compresa

L’idea mi è balenata in mente quando ho visto l’intervista che la brava e entusiasmante Alessandra Renda ha fatto al candidato Alex Bavoso. Brava: non c’è che dire. Bella parlantina e bella presenza. Certo mancava la standing ovation: la claque dei sostenitori, ma soprattutto dei votanti. Però c’era il gobbo da cui leggere l’intervento e alla regia un bravo professionista. Tutto studiato nei minimi particolari. Modello Mediaset, direi.

L’intraprendente Alex ha chiarito subito perché è sceso in campo, ma soprattutto ha tenuto a sottolineare che a sostegno della sua candidatura c’è Forza Italia, e quei giovani di Forza Italia guidati da Ciro D’Aprile, tanto vicino ai Gentile da esserne il portaborse di Katia. I giovani di Forza Italia saranno pesati in base ai voti che prenderanno. Si stanno giocando tutto, Ciro D’Aprile e compagni azzurri. Come anche il giovane Alex che, nel suo intervento, ha tirato per la giacca “nientepopodimeno” che il nazional-popolare Marco Liporace. Il tenero Marco: buono per tutte le stagioni e per tutti i candidati. Tutti lo vogliono e tutti lo cercano. E tutti mettono il sigillo “Liporace” sulla propria candidatura. Quasi come il bollino della banana.  Ogni lista presenta qualcuno che dice di essere portato da Marco Liporace. Ma stavolta il potente Marco ha fatto scendere in campo la compagna-giornalista. Per far capire che anche se il cognato è in lista con Cascini, lui è fedele ai Gentile. E quindi aiD’Aprile. E quindi alla Filicetti. E quindi alla causa che vuole Gentile in rotta di collisione con l’asse Gianluca Gallo- Vincenzo Cascini. Pedine di un gioco più grande di loro. Ma questa è un’altra storia. 

Antonello Troya



Categorie:Attualità

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