ESCLUSIVO. La denuncia: all’Ospedale di Cetraro manca l’acqua, il latte e il pane per i malati. Di chi è la colpa? Ecco i nomi

All’ospedale di Cetraro manca il minimo indispensabile per la sopravvivenza. Parliamo di vitto, parliamo di acqua da bere e latte per la colazione. Parliamo del pane, parliamo del companatico, che dovrebbe essere alla base del vivere umano. E invece no. A Cetraro si pensa a parlare del Punto nascita. Di un reparto che non aprirà mai. 

Il deputato Andrea Gentile è arrivato giorni orsono all’ospedale di Cetraro, gridando a piè sospinto di aver risolto il problema del punto nascita. Tesi sostenuta dall’assessore provinciale Gabriella Luciani. La stessa assessore che è consigliere comunale e dipendente del nosocomio pubblico. Fin qui tutto bene, nel gioco delle parti. 

Ma le denunce anonime arrivano e la gente parla. Eccome se parla. 

Lo sanno il deputato Gentile e la consigliera-assessora Luciani che a Cetraro stanno vivendo una situazione drammatica? Lo sanno il sindaco Ermanno Cennamo e il consigliere Giuseppe Aieta? Manca tutto. Il pane agli ammalati, l’acqua, addirittura il latte al mattino per fare colazione. In pochi sanno che sono gli stessi infermieri che stanno contribuendo all’acquisto delle materie prime per garantire un minimo di sopravvivenza. Si perché qui si tratta di sopravvivenza. Parlano di “punto nascita” senza garantire un minimo di “conservazione della specie” a chi è malato e soffre in un letto di ospedale. I sindacati nemmeno a parlarne: pronti a cercare voti e consensi e adesso sono tutti spariti. Come i vari gruppi social. Buoni per ogni occasione, si ma di politica. 

Il neo direttore sanitario Ercole Cosentino, dal canto suo sta facendo ogni cosa in suo potere per ovviare ad una situazione drammatica, spesso mettendo mano alle proprie tasche, come è avvenuto per i responsabili della dialisi ed altri reparti. 

Antonello Troya



Categorie:Attualità

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