I candidati consiglieri di “Impegno Comune” ci hanno abituato a vere e proprie panacee per risolvere i vari problemi di Belvedere. Hanno le soluzioni in tasca e noi, miseri mortali, non avevamo la minima idea che fossero alla portata di tutti, ma soprattutto di loro, giovani rampanti di idee liberali e socialiste (che nemmeno sanno di avere).
Di quei giovani leoni guidati da un altrettanto giovane leone che ha rispolverato un suo vecchio progetto e che, scevro da ogni pudore politico, dimentica il suo passato da comunista e democratico, e strapagato portaborse al Consiglio regionale, decide di scendere in campo proponendosi alla guida di Belvedere, Ugo Massimilla.
Per carità, nulla di più legittimo. Non gli si può dare certo una colpa aver deciso di salvare le sorti del paese. Specie per chi, come in questa campagna elettorale, ha deciso di mettere di suo, lontano da inciuci e compromessi.
Abbiamo letto più volte il programma di “Impegno Comune”. Letto e riletto: forse ci sarà sfuggito qualcosa. Ma oltre al turismo e a qualche altro argomento tritato e ritritato dall’alto del palco, non troviamo niente, nulla che faccia riferimento ai tributi. Forse sarà una dimenticanza, ne siamo certi. Come siamo sicuri che i candidati consiglieri di “Impegno Comune” saranno in grado di dirci cosa intendono fare per far pagare meno i cittadini di Belvedere nel marasma di tasse e tributi. Ma siamo certi che a dare una risposta sarà il capolista, Ugo Massimilla. Al candidato sindaco l’ingrato compito di degnarci di una risposta dal chiaro sapore economico. I belvederesi vorrebbero sapere se qualcun altro metterà le mani nelle loro tasche e prelevare ancora soldi. Una vessazione da pagare per errori commessi negli anni passati. Nei vent’anni passati.
Antonello Troya
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