È solo una battuta collocata male in un contesto più da prima repubblica di quanto possa sembrare, una frase che lascia il tempo che trova. Una espressione che, se inquadrata in un ambito diciamo più democristiano, ha tutti i motivi di esserci. Ma a pochi giorni dal voto, a poche ore dalla chiusura della campagna elettorale, scivola nella polemica gratuita all’interno del movimento politico di Ugo Massimilla. Ma il danno ormai è stato fatto e ha avuto un effetto, diremmo, dirompente: L’infelice post è sulla bacheca di un sostenitore di “Impegno Comune”, Francesco Martorello. Lo scritto faceva riferimento alle “Vacche di Fanfani” un escamotage studiato in occasione della visita in Calabria dell’allora presidente del consiglio, Amintore Fanfani. Il programma agricolo che avrebbe dovuto seguire lo sviluppo della Calabria avrebbe dovuto mostrare una terra rigogliosa con animali altrettanto rigogliosi. Le vacche venivano così spostate a seconda della presenza in loco dello statista democristiano. Insomma come faceva anche Mussolini quando Hitler visitò Roma, che faceva spostare la fanteria con carri armati e mezzi a seconda dei quartieri visitati. Ma solo che la questione, scoppiata all’interno di Impegno comune, vede di fronte un militante e un candidato, Francescoantonio Rosselli.
Ciò è la prova del malessere che sta regnando in queste ultime ore prima del voto all’interno del movimento civico. Siamo comunque certi della correttezza dei due esponenti politici nel non offendere e né difendere (perché non ne hanno sicuramente bisogno), i partecipanti ai comizi di Belvedere.
Antonello Troya
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