Devo dare atto che mai come questa volta il “Confronto” dei candidati a sindaco era stato sollecitato in maniera insistente. Da gente che mastica politica come anche dalla gente comune. Tutti desiderosi di sapere, di conoscere, di valutare i propri candidati. Solo che quest’anno il confronto, quello cittadino, per intenderci che si teneva in piazza Mercato, non si è potuto tenere. Si sono tenuti invece due confronti su altrettanti tv locali, “Tele Europa” e quella del Corriere della Calabria, “L’altro corriere”. Superbamente organizzati i candidati presenti, Maria Rachele Filicetti e Ugo Massimilla hanno risposto alle domande dei giornalisti. Ad ambedue i confronti mancava Vincenzo Cascini. La prima volta, quella su Ten, il candidato Cascini (secondo quanto mi hanno riferito il direttore di Ten e il conduttore della trasmissione) non ha partecipato alla registrazione del programma, perché quel martedì presentava la sua lista a Belvedere. Sarebbe stato difficile spostare data e ora a 24 ore dall’evento. Ma lo stesso Cascini avrebbe chiesto lo spostamento della data del confronto tv, cui avrebbe sicuramente partecipato. Circostanza non fattibile per la programmazione della rete.
La seconda volta, invece, porta tutte le caratteristiche di un gran bel trappolone. I fatti. Al telefono dello scrivente giunge una telefonata: dall’altro capo un giornalista di l’altro Corriere, la testata Tv del Corriere della Calabria. Il quale esordisce con: “Ciao, scusa, sono il collega …… . Ti volevo chiedere scusa se non ti ho interpellato per il confronto. So che tu sei l’addetto stampa di Cascini….”. A quel punto l’ho interrotto, sostenendo che io non ricoprivo di certo il ruolo di addetto stampa, e che se avesse voluto invitare Cascini, sarebbe bastata una telefonata e valutarne lui stesso la disponibilità. In realtà non sapeva nemmeno di cosa stesse parlando. Ma il trappolone era nell’aria, si sentiva. Pensava, il “collega”, di mettermi in difficoltà. Di trascinarmi nella polemica creata ad hoc da chissà chi, per farmi dire chissà cosa. Poi scopri che Tv e testata sono in odore di Pd. Strana coincidenza. A pensarci bene non era nelle intenzioni del produttore del programma presentare Vincenzo Cascini in Tv: l’importante era che dicesse no (e così accadde), per poi sfruttare questa assenza politicamente a favore di qualcuno, come è avvenuto questa mattina. Altrimenti spostarla di qualche giorno non sarebbe stato un gran danno, come aveva chiesto Cascini. Addirittura aveva avanzato l’ipotesi di un confronto via streaming, poi naufragato
In ultimo il confronto a Belvedere. Dopo insistenze da parte dei belvederesi avevo deciso di tenere il contraddittorio tra candidati. Maria Rachele Filicetti e Vincenzo Cascini si erano dichiarati subito disponibili. In un primo momento anche Ugo Massimilla. Ma alla prima disponibilità mostrata dal leader di Impegno Comune è seguita una infuocata telefonata con lo scrivente giornalista, “reo” di aver ringraziato sui social con un post i tre candidati per la disponibilità espressa. Apriti cielo. Ho ritenuto le parole dette da Massimilla, quel giorno, decisamente offensive, vuoi nei miei confronti, ma soprattutto nei confronti di una categoria che si batte ogni giorno contro il malaffare. Chiusi la telefonata quando disse le stesse parole del “collega” del Corriere della Calabria: il trappolone si era consumato, fallito, ma si era consumato. Per il mancato “Confronto” poi inviai un messaggio chiedendo scusa per il disturbo arrecato a tutti e tre. Una certa etica ed educazione ancora me la riconosco.
Questa è la verità sui “confronti”. E adesso qualcuno mi smentisca.
Antonello Troya
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