Belvedere al voto. Quando i big regionali (Gentile, Bevacqua, Orsomarso e Graziano) scommettono sul candidato sbagliato

La domanda sorge spontanea: e adesso i vari candidati consigliere, quelli che avrebbero dovuto, con le loro preferenze, abbattere Cascini e tutto il suo entourage; quelli che avrebbero dovuto portare avanti il nome del partito con un numero consistente di preferenze, cosa diranno ai loro sponsor regionali? Cioè quelli che, in altre parole, li hanno scelti per far parte del loro staff alla Regione, insomma i loro portaborse? Alcuni sono stipendiati, altri no. Ma che comunque rivestono incarichi importanti e anche a livello territoriale. Come è il caso di Vincenzo Spinelli, responsabile dell’alto Tirreno Cosentino della struttura organizzativa di Fratelli d’Italia. Amico fortemente legato a Fausto Orsomarso, attuale assessore regionale. O ancora dello stesso candidato a sindaco di “Impegno Comune”, Ugo Massimilla, già segretario particolare dell’allora presidente del consiglio regionale, Nicola Irto e attualmente nella struttura di Mimmo Bevacqua. E come non citare l’Udc che vede nel dottore Francesco Marino e Giuliano Stumbo, legittimi rappresentanti del consigliere regionale Giuseppe Graziano (nella cui struttura è presente Stumbo).  

In fase preelettorale abbiamo raccontato della accesa discussione tra le due anime di Forza Italia in competizione: una parte con Cascini e l’altra con la Filicetti. Sia da una parte che dall’altra erano state le rivendicazioni del nome da svendere in fase di cerca di voti. Una parte, quella di Cascini, vedeva in Francesca Impieri la rappresentante naturale, essendosi candidata con il partito alle ultime regionali, l’altra invece vedeva Ciro D’Aprile, responsabile dei giovani berlusconiani, sostenere Alex Bavoso. Con lui anche Marco Liporace. A rinforzare la sua tesi D’Aprile portava con forza il suo appartenere alla corrente gentiliana (lui stesso è nella struttura di Katia Gentile alla Regione). 

Ora, immaginando la mentalità dei rappresenti regionali dei partiti indicati, c’è da scommettere che presto i conti saranno saldati per capire, soprattutto, cosa è successo. Del perché ancora Cascini (il nemico dichiarato) è salito a guidare il paese tirrenico. 

Qualche risposta D’Aprile, Spinelli, Stumbo e Massimilla dovranno pur dare. 

Antonello Troya



Categorie:Attualità

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