A Fuscaldo è vietato divertirsi. Eh si …. sembrerebbe proprio così, da come si evince da un manifestino attaccato per le vie del paese e che obbliga i residenti e turisti ad attenersi alle disposizioni del comandante della Polizia Locale. Infatti l’dea di demonizzare i ragazzini che giocano a pallone in piazza non è del sindaco Giacomo Middea, ma del facente funzioni di pubblica sicurezza che ha pensato bene di vietare schiamazzi o giochi che turbino la quiete pubblica. Ma mica si è pensato al volere comune di una intera comunità, macché !! E’ bastata una segnalazione di un cittadino per mettere fine al divertimento. Middea ha pensato bene di metterci una pezza per dare un senso al fattaccio ormai consumato. Una pezza che sembra peggio del buco.
Il manifestino ricorda a tutti che l’art. 61 del Regolamento di Polizia Urbana vigente nel Comune (approvato nel lontano 1981, quando era Sindaco Gianni De Seta), vieta urla, grida, schiamazzi ed attività simili, tanto di giorno quanto di notte, nelle piazze.
Insomma se bisogna trovare un colpevole per l’avviso è del sindaco di 40 anni fa. Mica di quello attuale che forse non era nemmeno a conoscenza dell’artefatto.
Infatti non si tratta nemmeno di una ordinanza: è un consiglio a non fare chiasso. Tutto qua. Poche le parole di Middea sui social, che somiglia tanto ad una pezza a colori. “Anche il vostro Sindaco – scrive – è stato ragazzo ed ha giocato a pallone in piazza coi propri amici (sono reo confesso). Di certo, però, né io né, tantomeno, i miei amici abbiamo mai risposto male a quelle persone anziane che reclamavano un legittimo riposo, né abbiamo continuato a giocare, in tarda ora notturna, quando qualcuno usciva dai balconi della propria abitazione per lamentarsi”. In ultimo anche un richiamo ai genitori che non hanno impartito ai figli le regole della buona educazione.
Antonello Troya
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