Fin dal XVI secolo in tutta Europa si diffonde una forma d’arte sacra, che porta nelle corti e nelle dimore signorili pittori di soggetti religiosi, che utilizzano materiali poveri, terre, pigmenti naturali. Eredi dei disegnatori di icone bizantine, le loro opere sono solo per pochi privilegiati, ma pian piano si spostano all’aperto, sui sagrati delle chiese, poi nelle piazze, o sui marciapiedi. La loro è una catechesi artistica, un portare la religione di borgo in borgo senza prediche esaltanti, con colori e immagini che catturano l’anima.
Tutto ciò sarà possibile grazie all’’assessorato diretto da Raffaela Sansoni che ha fortemente sostenuto la manifestazione.
“Dopo la seconda guerra mondiale – ha spiegato l’assessore Sansoni – questa tradizione artistica sembra esaurirsi, ma negli anni settanta riprende vitalità, si coniuga poi con filoni espressivi moderni, oltre a mantenere le sue caratteristiche originali. Nascono così le ultime tecniche 3D, una evoluzione che consente di creare atmosfere particolari e incredibili illusioni ottiche”.
Concorsi, mostre , festival internazionali: numerose e importanti sono le manifestazioni che diffondono la conoscenza di questa antica arte, che non smette di stupire.
Tradizione e futuro, tutto racchiuso nel lampo di una immagine che dura poco a terra, ma non si cancella negli occhi .
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