Un Antoniozzi torna sul Tirreno cosentino . Un cognome legato a questa terra e al suo sviluppo.
Io mi sento cosentino e calabrese. Sono molto legato al Tirreno e territorio nel quale spesso risiedo d’estate. Sono calabrese autenticamente. Ricordo le tante cose fatte da mio padre, nella sua esperienza di ministro e di deputato, per il Tirreno, che è una perla turistica. Il lavoro che sta svolgendo il presidente Occhiuto è ottimo e va sostenuto, a livello governativo, senza soste.
Durante la sua permanenza al parlamento europeo ha sostenuto la proposta di un fondo europeo di sviluppo regionale e di investimenti a favore della crescita e dell’occupazione . Pensa che possa essere rivista anche in chiave nazionale e quindi per la Calabria ?
Assolutamente si. Soprattutto bisogna agire sul Pnrr sostenendo anche i comuni che hanno difficoltà ad elaborare i progetti per carenza di personale. Se lavoreremo in sinergia con la Regione e gli altri enti locali saremo in grado di ottenere risultati considerevoli sulle infrastrutture e sui servizi.
C’è bisogno di una defiscalizzazione per le imprese e di un sostegno globale e non delle elemosine del reddito di cittadinanza. C’è una nuova generazione che non vuole assistenzialismo ma supporto per le idee.
Cosa vorrebbe dire ai suoi elettori…
Sono nella mia terra con un partito , Fratelli d’Italia, che ha un programma chiaro e trasparente, fatto di recupero della identità e di grande attenzione verso il Sud.
Mi rivolgo a tutti gli elettori, nella consapevolezza che sarò sempre in prima linea per rappresentarne i bisogni, senza alcuna esclusione. Dobbiamo portare la Calabria al governo
Antonello Troya
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