Probabilmente la dirigente dell’ufficio preposto ad intercettare il bando sulle biblioteche pensava che il suo operato, contrario alle linee politiche impartite, passasse inosservato, dirottando l’intenzione amministrativa verso altri scopi. E invece l’esito ha visto premiare altri comuni della costa ma non Belvedere che non è riuscita nemmeno ad arrivare a metà della graduatoria. Eppure l’assessore al ramo, Raffaela Sansoni era stata chiara: intercettare i fondi per dare maggiore visibilità alle iniziative culturali in itinere e da realizzare. D’altra parte la stessa giunta comunale si era espressa in tal senso. E invece l’ufficio incaricato di realizzare il progetto, guidato da Daniela Arnone, ha pensato bene di dedicare maggiore attenzione verso altre iniziative, seppur lodevoli, ma che non corrispondevano a quanto deciso dall’intero esecutivo.
Eppure c’è un accordo con una azienda che per 3600,00 euro all’anno si prende “l’annoso” compito di segnalare i bandi in questione. Solo che stavolta ha svirgolato.
Le ultime ore sono state abbastanza tese. Da una parte l’assessore Sansoni per nulla intenzionata a soprassedere, dall’altra il dirigente che ora sarà chiamata a chiarire le decisioni assunte. Mail infuocate sono state già scambiate tra le due e non sembra che il segretario comunale, coniuge della Arnone, Antonio Marino, possa al momento appianare le tensioni.
Antonello Troya
Categorie:Attualità