Nessuna condanna per il malfunzionamento della distribuzione idrica all’interno dell’edificio – si legge nella lettera – il guasto non è imputabile ad una cattiva gestione della risorsa, quello che è da sottolineare è la mera mancanza di considerazione degli alunni e di chiunque usufruisca dei servizi igienico-sanitari.
L’accesso all’acqua è indispensabile non solo per la salute individuale ma soprattutto collettiva, assumendo oggi oltre ad un valore etico di civiltà anche quello di diritto umano così come garantito dal decreto legislativo 81/08 che fornisce, parallelamente ai regolamenti di igiene locale, le caratteristiche che dovrebbero avere tutti i luoghi di lavoro e tra questi quindi anche gli istituti scolastici”.
Al suono della campanella d’ingresso a scuola, la maggior parte degli alunni si è rifiutato di entrare in classe e ha deciso di attendere il ripristino della fornitura d’acqua. Sollecitati più volte dai docenti, gli studenti hanno scelto di rimanere fuori. “Alle 11 – precisano gli studenti – nonostante le continue chiamate a chi di competenza per avere una risposta concreta, visto il persistere del problema, la situazione è rimasta invariata. Intanto i servizi igienici, all’interno della struttura, erano diventati inaccessibili per le disastrose condizioni igieniche in cui versavano.
Ciò che noi vogliamo mettere in risalto – sottolineano – non è il disservizio causato da un guasto imprevisto quanto l’impossibilità di intervenire diversamente se l’emergenza dovesse ripresentarsi.
Si è verificata una situazione in cui nessun’autorità di competenza ha voluto prendersi la responsabilità di intervenire al fine affrontare il disagio creatosi, anche dovuto alla mancanza di una struttura adeguata alle necessità attuali conformi alle normative europee”.
I ragazzi del Metastasio ci tengono a precisare che “la nostra non vuole essere una protesta sterile al fine di alzare polemiche contro l’Amministrazione comunale e tantomeno contro la scuola. Vogliamo sollecitare una presa di coscienza da parte di chi può cambiare le cose, a partire dal problema isolato di ieri, fino agli evidenti problemi di sicurezza che interessano ormai da anni il nostro Liceo: accumulo di rifiuti con banchi e sedie danneggiati difficili da smaltire, aule quasi inaccessibili, finestre bloccate e /o rotte, strade antistanti alla struttura impercorribili, bagni non sufficienti alla quantità di ragazzi che il Metastasio ospita e molto altro.
Se è come si dice un Liceo di spicco dell’Alto Tirreno cosentino, ha come tutte le altre scuole il diritto di essere valorizzato e ciò deve partire in primis da noi.
Non vogliamo essere studenti che vengono ascoltati solo dopo il conseguimento di ottimi risultati nelle competizioni, ma vogliamo dimostrare che, in quanto cittadini attivi abbiamo anche noi una voce che non deve essere soppressa dalla paura di non essere considerata.
Non vogliamo essere una generazione passiva – concludono – che attua un atteggiamento di accondiscendenza anche davanti all’indifferenza e alla continua delegazione dei compiti da chi riveste un ruolo.
Oggi prendiamo consapevolezza del nostro ruolo nella cittadinanza e scegliamo di parlare”.
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